Vi sono determinati interventi che permettono di accedere al Superbonus al 110%, l’agevolazione molto interessante introdotta dal recente Decreto Rilancio. Tra questi lavori ammessi sono presenti anche quelli che riguardano il miglioramento sismico degli edifici. Entriamo nel dettaglio.
I lavori di adeguamento sismico
Questo tipo di intervento è molto importante proprio perché consente agli immobili sottoposti ai lavori di raggiungere determinate condizioni e di garantire specifiche prestazioni di sicurezza in caso di sisma. Alcuni di questi interventi sono più invasivi ed importanti, richiedono un collaudo statico e sono accompagnati da costi abbastanza elevati. Altri, invece, sono più semplici e rapidi da eseguire, e di conseguenza meno costosi.
Secondo le norme attuali, si ha l’obbligo di effettuare dei lavori di miglioramento sismico in caso di ampliamento o sopraelevazione di un immobile. Sono necessari altresì nell’eventualità di una trasformazione radicale o di un cambio d’uso di un edificio già esistente. Tuttavia, è possibile scegliere di eseguirli per altri motivi e, soprattutto, perché l’immobile è situato all’interno di una zona ad alto rischio sismico.
Quali sono le caratteristiche dei principali interventi di miglioramento sismico?
Come anticipato, esistono interventi minori che incrementano il livello di sicurezza della struttura. Questi sono tecnicamente più semplici, ma devono comunque essere sottoposti ad un collaudo statico. Ci sono interventi più ampi e altri localizzati. Questi ultimi vanno a ripristinare le parti della struttura dell’immobile che ha subìto danni critici. In questi casi la valutazione della sicurezza viene limitata alla sola area che ha eseguito l’intervento, proprio perché non si deve adeguare o modificare il complesso strutturale.
Il miglioramento sismico può prevedere dei lavori più complessi, i quali vanno a rafforzare determinati punti deboli della struttura senza però cambiarla radicalmente. Il rafforzamento può essere eseguito utilizzando piastre metalliche resistenti che vanno posizionate in specifiche aree. In altre situazioni, invece, è prevista la realizzazione di pareti di cemento armato. Spesso è doveroso eseguire interventi utili per aumentare lo spessore di pilastri e travi, per ripristinare le armature delle strutture o per alleggerire i solai.
Quali interventi di miglioramento sismico bisogna eseguire per poter accedere all’agevolazione?
Come avete potuto notare, esistono diverse operazioni da poter eseguire al fine di migliorare la sicurezza e la classe di rischio di un edificio. Successivamente all’analisi dell’immobile e della zona sismica in cui esso è situato, saranno i professionisti incaricati a scegliere gli interventi più indicati.
Come specificato nella guida al Sismabonus proposta dall’Agenzia delle Entrate, per accedere al bonus “le opere devono essere realizzate su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3”. In questo caso l’Agenzia fa riferimento all’ordinanza n.3274 del 20 marzo 2003 del Presidente del Consiglio dei ministri (pubblicata nel supplemento ordinario n.72 alla Gazzetta Ufficiale n.105 dell’8 maggio 2003). Quindi, per quanto concerne i lavori di miglioramento sismico e le relative agevolazioni, si considerano sempre i requisiti previsti dal Sismabonus e l’aliquota della detrazione sale al 110%.
Adeguamento sismico: le nostre proposte
Se desiderate ulteriori informazioni o volete progettare una ristrutturazione che preveda degli interventi di miglioramento sismico, non esitate a contattarci. Potremo proporvi suggerimenti e soluzioni perfette per rendere più stabile la struttura del vostro immobile ed elevarne i livelli di sicurezza. Avere una casa sicura è un vostro diritto!