La Legge di Bilancio, approvata dal Governo italiano nel dicembre 2020, prevede delle consistenti detrazioni fiscali. Queste ultime riguardano anche le ristrutturazioni che includono l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tali interventi hanno lo scopo di rimuovere gli ostacoli fisici e ambientali presenti nelle aree ad uso domestico e non solo. Pertanto, permettono l’agibilità e la fruizione degli ambienti in oggetto alle persone portatrici di disabilità.
Favorire e agevolare l’autonomia dei disabili, migliorando il tasso di vivibilità degli immobili ma anche la qualità della vita di ogni soggetto, è l’obiettivo di queste detrazioni fiscali. Proprio per queste ragioni, molte agevolazioni sono fruibili anche per l’acquisto e l’installazione di servizi quali ascensori e montacarichi. Vediamo nel dettaglio cosa contempla il provvedimento inerente alle detrazioni fiscali, chi può usufruirne e in che modo.
Detrazioni fiscali: a chi sono rivolte e come richiederle
I beneficiari delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione di immobili e per l’abbattimento delle barriere architettoniche sono i proprietari, i nudi proprietari, gli usufruttuari e gli inquilini. Sono beneficiari altresì i promissari acquirenti dell’immobile in oggetto già firmatari del contratto preliminare di vendita.
Se appartenete ad una di queste categorie e desiderate usufruire delle agevolazioni fiscali, sarà importante recarvi all’ufficio catastale di competenza. Parlando con i soggetti incaricati dovrete indicare come motivo della ristrutturazione l’eliminazione delle barriere architettoniche.
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Interventi e servizi: cosa prevede la legge
In tema di abbattimento delle barriere architettoniche sono quindi previste agevolazioni fiscali per la ristrutturazione e per l’installazione di montacarichi e ascensori. Sono previste anche per la creazione di rampe e ascensori esterni all’immobile e per eseguire altri interventi volti a migliorare la capacità di deambulazione dei soggetti portatori di disabilità.
È opportuno sottolineare che non è sottoponibile alla detrazione fiscale l’acquisto di strumenti o beni dedicati alla persona portatrice di handicap con lo scopo di migliorarne la salute psicofisica. Tra questi possiamo indicare ad esempio i telefoni a viva voce, specifici schermi digitali ed altri eventuali ausili.
L’agevolazione nel dettaglio
La detrazione Irpef, concessa per le ristrutturazioni di immobili che includono l’abbattimento delle barriere architettoniche, è pari al 50% della spesa sostenuta, con un limite massimo di 96.000 euro. La detrazione è applicabile per gli interventi su immobili a destinazione residenziale e sulle relative pertinenze interne o esterne.
È prevista l’agevolazione dell’aliquota IVA al 4% per l’acquisto di macchinari utili a favorire la deambulazione e accompagnamento della persona portatrice di disabilità. Tra questi sono inclusi gli ascensori e i montascale ad uso condominiale.
Abbattimento delle barriere architettoniche: le nostre conclusioni
La detrazione fiscale prevista dalla Legge di Bilancio per la ristrutturazione di immobili e la rimozione delle barriere architettoniche non è fruibile da coloro che beneficiano della detrazione al 19%. Quest’ultima è quella prevista per spese di carattere sanitario volte al miglioramento della capacità di deambulazione e trasporto del soggetto disabile.
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